martedì 18 settembre 2012

Mi sento priva di energie.
Le uniche forze che avevo le ho usate per finire la cioccolata fondente iniziata ieri.
Sono una testa di cazzo, lo so.
Mi sono svegliata con pensieri di morte, ho fatto sogni di morte uno dopo l'altro. Non è casuale se l'ultima immagine prima di andare a dormire è mamma a letto in preda ai dolori.
Ho sognato che un gatto fosse venuto a morire nel mio giardino, nel sogno abitavo in una casa di legno stile Hansel&Gretel nel bosco, sotto un albero, con una quantità di gatti al seguito che mi guardavano e mi imploravano di fare qualcosa per quella gatta morente. E io che non sono una veterinaria, mi sbattevo per cercarne uno o quanto meno una guardia zoofila o qualsiasi altra cosa. Intanto, in tutto questo sbattimento, i miei ridevano di me e del mio prendermi a cuore i dolori del più tenero essere del creato.
Dopo stanotte non credo che vorrò più avere un gatto. Non potrei sopportare di vederlo soffrire.
Ora ho la lingua che punge, l'avvocato (donna), con la quale avrei avuto appuntamento oggi pomeriggio per iniziare questa ripetizione che dovrebbe condurmi all'esame, mi ha dato buca e mi sento uno schifo integrale.
Ho preso del Portolac, fumato mezza sigaretta che per qualche alchimia ha un'effetto lassativo anch'essa e lambicco i miei pensieri nel vago tentativo di non lasciarli sprofondare nel baratro che non mi posso permettere.
Sono triste per il dente rotto, perché dovrò fare una serie di interventi per sistemarli un po' e ne ho paura, ma so che sono necessari. Sono triste perché mi aspetta una giornata di solitudine totale, nella quale potrei andare a correre, o studiare, o andare dal parrucchiere, la mia abulia mi suggerisce che l'unico modo per avere uno sprint positivo è andare a vomitare.
Non so se a voi capita, ma quando sono triste perché sento che sto perdendo il controllo delle mie emozioni, vomitare un po' mi fa sentire forte. Dopo mi guardo allo specchio e mi viene da dirmi: visto che sei riuscita a fare? sei riuscita a invertire l'ordine degli eventi. Sei stata padrona di qualcosa.
Mio padre mi fa incazzare più del solito, stamattina ho trovato che aveva aperto (immagino in nottata) la  busta dell'affetta di tacchino, nonostante gli avessi preparato la cena prevista dalla dieta del diabetologo (pari pari), ma cazzo! Ma io che devo fare, più di quello che faccio?
Io tiro i remi in barca, ho solo voglia di piangere.
Nel mio ateismo, prego di avere la forza di nascondere tutti i miei sentimenti, sensazioni e malumori, di avere il coraggio di accettare tutte le pene, di avere la pazienza di aspettare il cambiamento.

2 commenti:

  1. Eccomi qui...
    Anche a me si è spezzato un dente ed il dentista mi ha detto che deve essere estratta la radice e che è necessario mettere un impianto artificiale.
    Solo a pensare che a 20 anni devo fare ste cose mi viene da piangere.
    Comunque coraggio piccola...siamo in due.
    Ti seguo e ti abbraccio!

    Kiwi

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  2. Sai che i denti si sfodano per il vomito vero? Sai che ci sarebbero altre mille cose che potrebbero farti sentire bene oltre vomitare,vero? So che lo sai, so che non vuoi vomitare, so che vuoi vivere bene,sana, felice. Il vomito provoca squilibri elettrolitci che causano gli scompensi, la voglia di fare-nonfare, gli sbalzi di umore. Ma tu sei più intelligente di tutto questo. Tu hai energie che puoi usare per aiutare gli altri e soprattutto te stessa. Ti arrabbi con tuo padre, vuoi controllare la sua dieta e poi vomiti tu? Non è un controsenso? Sai che puoi provcarti l'ipoglicemia e il diabete? Sai che quei soldi spesi in cibo che va giù nel cesso (e poi NEI FIUMI E NEL MARE) te li potresti spendere per andare al cinema, comprare un libro? Tutto questo lo sai e allora sta a te essere più forte e invertire DAVVERO la catena degli eventi. Io ci sono, per consigli,aiuto, idee ... Per vivere, non per farsi del male!

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